LETTERE

(Le vostre lettere alle redazioni dei giornali nazionali, dedicate a Lorella)

DAGOSPIA - PANORAMA

 

La più amata... dimenticata

Mi sono goduta Lorella Cuccarini da Fiorello dopo tanto tempo che non la vedevo... Come mai una star così celebrata è da mesi lontana dalla tv? Che voglia abbandonarla? 

Maria Assunta, Verona

Lorella Cuccarini nel 2001

La Lorellona nazionale dev'essere molto incerta su che strada percorrere. Ancora oggi la più amata del video (lo dice il recentissimo sondaggio del sito del Corriere della Sera, dove Lorella raccoglie un suffragio pari al 60% mentre la seconda, che è Simona Ventura, arriva appena al 18%) non è riuscita nell'intento di liberarsi dai vincoli dei contratti chiusi su un'unica rete, in questo caso Mediaset, e valutare volta per volta nuovi progetti. 

Curioso che Baudo non l'abbia utilizzata al Festival di Sanremo, rinfocolando così un'antica amicizia (fu proprio Pippo a scoprirla...) e non l'abbia scelta nemmeno per i Telegatti il 7 maggio: le è stata preferita Alessia Marcuzzi che è tanto una bella donna, ma la differenza di <<presenza>> tra le due c'è, eccome. L'ultimo show di Lorella, La notte vola, è stato una cornacchiata (bisogna pur dirlo, altrimenti fra un pò facciamo le celebrazioni).

E forse il vero guaio è che Lorella, pur magistralmente a posto nella versatilità di ballerina, cantante e conduttrice, è un pò come la seconda Loretta Goggi: brava a far tutto, ma da sola non basta. Un vero e proprio mistero che sembra colpire le superdonne che fanno tv e non da qualche annetto. 
C'è da sperare che tra programmi-celebrazione e freschezza d'idee si trovi presto un <<posto al sole>> anche per questa grande star (vi ricordate che patata da periferia era agli inizi della carriera?) prima che i giochi per la prossima stagione siano chiusi. Contiamo su qualche cambiamento...

Tratta da un numero di Novella 2000 nella rubrica "... dillo alla Plati!" platinette@rcs.it


TROPPA NOIA E POCO UMORISMO AI DAVID

Che lagna questi David di Donatello! A parte la Cuccarini e il suo solito mestiere, mi è sembrato di vedere la consegna dei diplomi alla fine delle superiori: tutto traballante e certo con poca ironia e divertimento.

Guglielmo, Cremona

lorella ai "David di Donatello" nel 2003

Una nenia: sarà anche vero che quest anno ci hanno messo balletto e canzoni e in fondo la diretta non è poi andata malissimo, ma concordo con te che lo spettacolo languiva, che sarà anche vero che i cinematografi non sono intrattenitori ma non è colpa nostra (se non colpa loro...). LORELLA CUCCARINI, dall'alto del suo mestiere, ma un filo mesta, troppo mesta come la serata sembrava richiedere, ha ancora una volta surclassato eventuali aspiranti conduttori: il bel Massimo Ghini sembrava si fosse preso una vacanza dalla logica e sfarfalleggiava come un alterato senza destinazione e un pò mi ricordava Claudio Amendola nel suo show.

Senza umorismo e senza vivacità la serata è stata una boriosa e inutile cavalcata del cinema "de noantri" che si premia in casa, ma che non premia l'amore che la gente ha dimostrato per il cinema italiano, soprattutto in questa stagione.

Un encomio alla illuminante Luciana Littizzetto, che ho idea sia stata guardata con sospetto dalle compite figure dei premiati! E' vero che un paragone con gli Oscar è fuori luogo, ma per metter su scenette e amenità varie non è necessario essere Catherine Zeta-Jones.

Una sorpresa è stata la vivida presenza di Nicoletta Romanoff che, nelle vesti di presentatrice per quei pochi minuti in cui è stata padrona di casa, ha mostrato un umorismo e un carattere decisamente fuori dall'ordinario: che a forza di provare a far la velina in Ricordati di me di Muccino abbia conquistato un vero talento televisivo?

Tratta da un numero di Novella 2000 nella rubrica "... dillo alla Plati!" platinette@rcs.it


Alessia Marcuzzi ha un diavolo per capello

I Telegatti con la conduzione di Pippo Baudo e Alessia Marcuzzi! Per carità, nulla contro i due, ma almeno quest'anno non si poteva rinnovare il parco dei presentatori? Con l'abbondanza del parterre di conduttori, tra Rai e Mediaset, c'erano solo loro disponibili?

Amanda, Torino

Lorella e Paola Barale

Concordo pienamente e, se posso, aggiungo: al di là di Pippo Baudo e Alessia Marcuzzi, basta con l'accoppiata uomo-donna! Perchè non fare due donne o due uomini (in genere meno spiritosi...) o un gruppo assortito, facendo entrare personaggi di mtv o della 7? A volte la necessità di far diventare istituzionali certi appuntamenti fa perdere agli eventi stessi un pò del loro charme e del gusto della sorpresa...

Nella mia mente "malata" di televisione avrei fatto un cast di conduzione tutto al femminile con padrone di casa due bionde star che il pubblico, sono sicura, amerebbe vedere vicine e in "competizione": Lorella Cuccarini e Paola Barale. La prima rassicurante e familiare, gradita a tutti i tipi di utente televisivo. La seconda più chiacchierata, altrettanto affascinante, sicuramente più anomala.

Mi sarebbe piaciuto vederle insieme, un pò come il diavolo e l'acqua santa. E poi sarebbe stato un modo per tenere tranquilla la Marcuzzi, che ha un diavolo per capello dopo che ha saputo che la sua stilista preferita, Alberta Ferretti, ha dato i vestiti anche a Martina Colombari. 

All'origine della scarsa simpatia tra le due star, i soliti bene informati dicono ci sia un uomo, che si trastullava prima l'una e anche l'altra in un momento di crisi tra la "belladonna" e il "Campione". Non chiedetemi il nome, perchè vorrei vivere tranquilla, senza killer sotto casa!

Tratta da un numero di Novella 2000 nella rubrica "... dillo alla Plati!" platinette@rcs.it


DOMENICA? PIU' SIAMO, MEGLIO E'.

Leggo che ad affiancare Paolo Bonolis, nella prossima edizione di "Domenica In", sarà Lorella Cuccarini. Finalmente! Questa è una vera mossa contro la concorrenza di Costanzo, e quindi un pericolo anche per lei, mia cara...

Giovanna, Recanati

Lorella e Paolo Bonolis

Pericolo anche per me? Ah, scusi, lei si riferisce alle mie presenze a "Buona Domenica" nella scorsa stagione!

Gentile signora, ma perchè parlare di pericolo? La prossima stagione televisiva vedrà così una domenica più vivace, maggiormente concorrenziale, dove vincerà chi offre un prodotto popolare e godibile, differenziato forse per tipologie ed età.

Paolo Bonolis certo avrà il sostegno della splendida Lorella (non nuova alle domeniche pomeriggio, ma finalmente ritrovata) e questo costituirà un forte motivo d'attrazione.

Ma è altrettanto vero che la squadra di Costanzo è forte e non è detto che non ci siano grosse novità anche per la domenica di Canale 5.

Quel che è certo è che i telespettatori che trascorrono la domenica con il televisore acceso hanno bisogno di varietà (nel senso dell'assortimento...), di evasione e di un pizzico di approfondimento: ciò che forse andrebbe rivista è l'idea stessa del contenitore spalmato sull'intera domenica pomeriggio.

Ma finchè ci sono buoni risultati, ben venga anche Lorella, uno dei veri grandi miti (come Costanzo) di questa televisione di gente qualunque.

 

 


BRAVURA DA REGISTRARE

Mi pare che la fiction della Cuccarini, "Amiche" sia stata troppo penalizzata dalla controprogrammazione (c'era una partitona oltre al GF). Lorella è una vera star! Poliedrica, versatile: una risorsa per il mondo dello spettacolo. Non crede anche lei che meriterebbe di più?

Clelia, Genova

Lorella nel 2004

Cara Clelia, con me sfonda una porta aperta: LORELLA CUCCARINI è l'ultima di una generazione che, dopo di lei, non ha proprio epigone in grado di uguagliare le precedenti (Delia Scala, Raffaella Carrà, Loretta Goggi) quanto a versatilità e talento.

Per vedere "Amiche" ho registrato la puntata che andava in onda mentre guardavo il "GF" (e ho saputo che molti altri hanno fatto come me). Lorella è una brava attrice (per di più con soltanto un filo di trucco): la sua versatilità le permette, insieme al grande impegno, di restare un numero uno ormai da diverse stagioni. 

Mi dicono amiche truccatrici che spesso la Cucca ha un copione in mano anche durante la fase del make - up, a riprova della sua caparbietà e del suo senso di perfezionismo. Lorella, e lo dico ogni qualvolta mi si presenta l'occasione di farlo, meriterebbe un trattamento di riguardo che invece non ha.

Anzi, propongo un "decreto" istituzionale che preveda "l'obbligo", almeno una volta l'anno, di grandi eventi con le grandissime colonne del nostro spettacolo, come le succitate Goggi (da troppo tempo solo a teatro), e Carrà (va bene il programma nuovo in prima serata, ma meglio ancora un "Tutto Raffaella", no?).

 

 


LORELLA CUCCARINI TROPPO BRAVA PER LA RAI

Ma che poco poco Lorella Cuccarini abbia nostalgia di Mediaset e che la recentissima partecipazione a Paperissima (mi ha fatto piacere rivederla con Columbro) sia solo il primo passo dopo l'esperienza in Rai con Morandi? Certo Lorella vale molto di più di quello che ha fatto nel sabato sera Rai...

Ivan, Novara

Lorella e Marco Columbro

Che bello rivedere insieme Marco e Lorella! Un pò per nostalgia ma molto perchè a volte l'alchimia è più forte di qualsiasi strategia televisiva e per quanto bravo e molto apprezzato, io Marco Columbro riesco a sostenerlo solo quando ha Lorella Cuccarini al fianco.

Certo quella con Morandi poteva essere la riconferma che talento, idee e una primadonna potevano tornare a rendere forte il sabato sera della prima rete Rai, e invece così non è andata. Ma Lorella ne è vittima come il telespettatore pieno d'aspettative. 

Come ho già avuto modo di sottolineare, non si usa un'autentica star dell'intrattenimento per poi relegarla al ruolo di valletta di lusso di un cantante tanto bravo quanto inadatto al ruolo di padrone di casa. 

Per di più in un impianto come quello di Uno di noi fortemente caratterizzato da un nemmeno troppo vago gruppo di autori "politicizzati" nell'inutile tentativo di rendere moderno e democratico ciò che lo è già ampiamente. Il tutto a discapito dello spettacolo vero e proprio.

Lorella a Paperissima ha ridato smalto alla sua verve e al suo istinto di stella di classe. Non credo sia importante se la Cuccarini torni o meno a Mediaset o resti in Rai: certo è che va studiato per lei un ambito nel quale si possa muovere con la consueta leggerezza e abilità, senza sentire sul collo il fiato di una formula nella quale dovrebbe primeggiare e non restare in seconda fila.